COVID-19: nutrizione e prevenzione.

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Agrumi, fonte di vitamina C

I principali mezzi di informazione, in questi mesi di emergenza Covid-19, hanno dedicato poco spazio all’aspetto nutrizionale come integrazione alle necessarie misure di distanziamento sociale e igiene promosse dal governo, come se parlarne equivalesse a sminuire  la validità delle altre misure. Gli stessi siti del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando l’importanza di uno stile di vita sano, fanno per lo più riferimenti generici ad una corretta alimentazione e al fare attività motoria (anche se costretti a casa in casa). UCMed ritiene che la gente, spaventata e schiacciata da una sensazione di impotenza, avrebbe avuto bisogno di qualche informazione in più dalla fonti ufficiali.
UCMed ha chiesto alla notissima nutrizionista Virginia Ruggiero* alcuni consigli su come fortificarci col cibo. Una premessa è necessaria: non bastano pochi giorni a rendere forte il proprio sistema immunitario, nessun cibo o nessuna dieta è la bacchetta magica. Tuttavia non è mai troppo presto per cominciare a sperimentare su se stessi quanto nutrizione e salute siano collegate e quanto possiamo quindi aiutarci da soli, nella nostra vita normale come in situazioni di particolare stress.

La dr.ssa Ruggiero, cui va il nostro più sentito ringraziamento, ci scrive: “Il corretto stato nutrizionale è funzionale al corretto funzionamento del nostro sistema immunitario che a sua volta è influenzato dallo stile di vita, dall’alimentazione e la presenza di patologie concomitanti. L’importanza della corretta nutrizione è dunque funzionale alla capacità di resistenza dell’organismo nei confronti dei patogeni.
Alcuni nutrienti, ed in particolare alcuni micronutrienti, diventano funzionali al corretto funzionamento del sistema immunitario ad esempio le vitamine e gli antiossidanti. In particolare un ruolo centrale lo hanno la vitamina C , il selenio e lo zinco.
La vitamina C ha una marcata azione antiossidante andando a contrastare la formazione dei ROS (radicali liberi) che si formano durante il combattimento da parte dell’organismo dei patogeni. Inoltre coadiuva il processo di rigenerazione della vitamina E, anch’essa con funzione antiossidante. Infine stimola le cellule immuno competenti come i neutrofili, i macrofagi e i linfociti.
Lo zinco svolge un ruolo primario nelle vie di segnalazione intracellulari sia nelle cellule immunitarie innate che adattative, svolgendo la cosiddetta immunità nutrizionale che è un processo attraverso cui l’organismo sequestra elementi ai patogeni per limitarne la patogenicità durante il processo infettivo.
Il selenio è cofattore di diverse proteine con azione enzimatica antiossidante ad esempio nella glutatione perossidasi, tioredossina reduttasi etc., utili al corretto funzionamento del processo immunitario
Anche la selenoproteina k partecipa alla immunocompetenza con azione non enzimatica.

Gli alimenti dunque ricchi in vitamina C sono alcuni frutti come kiwi, ananas, agrumi, fragole, alcuni vegetali freschi (lattuga, spinaci radicchio) o ortaggi (broccoli, cavoli, cavolfiore, peperoni, pomodori) e tuberi come le patate novelle.
Tra gli alimenti ricchi in zinco si annoverano le noci, le mandorle, i pistacchi, fagioli, funghi, granchio, frutti di mare, ostriche”.
Tra gli alimenti ricchi in selenio si annoverano i cereali integrali, kamut, orzo, nei semi di senape e nelle noci brasiliane, anacardi e uova.

* La dr.ssa Ruggiero è laureata in Farmacia e specializzata in “Scienza della nutrizione umana” presso l’Università Federico II di Napoli; e in seguito si è laureata in “Nutricion y dietetica humana” presso l’Università Castilla Leon di Burgos.

 

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