Pimonte (Na) e i suoi quattro prodotti tipici del territorio

Pimonte, in provincia di Napoli, è promotore di un’importante iniziativa di tutela e di valorizzazione di quattro prodotti tipici del territorio protagonisti del progetto “Rural Food Revolution” a cura del GAL Terra Protetta nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale del PSR Campania 2014–2022. Nel workshop tematico dedicato ai quattro PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) simbolo del territorio si sono accesi i riflettori su: Caciotta di capra dei Monti Lattari, Pomodorino Cannellino di Pimonte, Castagna del Monte Faito e Ciliegia di Pimonte.

· La Caciotta di capra dei Monti Lattari, conosciuta anche come caciotta ‘e zi’ Maria, è un formaggio fresco o brevemente stagionato, dalla forma caratteristica a tronco di cono o doppio tronco di cono. Viene prodotta con il pregiato latte delle capre napoletane, una razza autoctona oggi a rischio estinzione che pascola ancora in stato semibrado sulle pendici dei Monti Lattari. Gli antichi romani chiamavano queste montagne Montes Lactarii, proprio per la ricchezza di latte che offrivano grazie alla presenza di questi animali. La caciotta si distingue per la sua leggerezza, il basso contenuto calorico, il sapore dolce e delicato e la sua versatilità culinaria: è ideale come ripieno per la pasta fresca, come accompagnamento a salumi o verdure e per la preparazione di piatti della tradizione locale.

· Il Pomodorino Cannellino di Pimonte è coltivato manualmente con tecniche antiche che prevedono l’utilizzo di pali di castagno locale e fili per il sostegno. La pianta produce frutti di forma ovale allungata, privi di apice stilare, di colore verde con la tipica “spalla” scura alla base del peduncolo che si trasforma in un rosso vivo a maturazione. Testimonianze storiche ne attestano la coltivazione fin dall’inizio dell’Ottocento, e ancora oggi viene raccolto a mano tra luglio e agosto per la produzione di conserve casalinghe e per la ristorazione d’eccellenza. È apprezzato per il sapore intenso, la buccia sottile e la polpa compatta, caratteristiche che lo rendono perfetto anche per il consumo fresco e per la trasformazione.

· La Castagna del Monte Faito, nota anche come Castagna di Cepparico o Marroncino del Faito, è un frutto che si raccoglie tra settembre e ottobre sulle alture boschive che circondano i comuni di Castellammare di Stabia, Pimonte e Lettere. La pianta, vigorosa, germoglia a maggio e fiorisce a giugno. I ricci sono grandi, chiari e contengono due o tre frutti marroni con strie rossastre e una polpa bianca e dolce. Oltre ad essere consumate fresche, le castagne sono protagoniste di numerose ricette dolciarie della tradizione locale, dalle torte rustiche ai dolci al cucchiaio, diventando così un vero simbolo dell’autunno nei Monti Lattari.

· La Ciliegia di Pimonte è un ecotipo locale probabilmente derivato dalla varietà detta Pagliaccia o Pallaccia. Si distingue per la pezzatura grossa, la forma tondeggiante, il peduncolo lungo e la buccia rosso scuro. La polpa soda e succosa, poco aderente al nocciolo, offre un sapore eccellente. Matura tra fine giugno e la prima decade di luglio e viene raccolta manualmente, spesso con l’ausilio di scale molto alte per raggiungere i rami delle piante più vigorose. Pur non essendo coltivata su larga scala in impianti specializzati, la sua alta qualità organolettica la rende molto ricercata nei mercati locali e nelle produzioni artigianali.

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