10 consigli per prevenire l’obesità infantile

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Articolo redatto per UCMed dalla dott.ssa Antonella Caravelli, phD, biologa nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione. Per approfondimenti: info@ucmed.it; acaravelli@libero.it
educazione alimentare bambini

Nonostante gli ultimi dati sull’obesità infantile abbiano registrato un lieve calo, in Italia sono ancora troppo diffuse abitudini alimentari scorrette e comportamenti sedentari,  per cui le azioni di prevenzione e monitoraggio continuano ad essere  punti  fondamentali per la risoluzione del problema.

Per i bambini alimentarsi è un’operazione complessa, nella quale  il cibo rappresenta nutrimento per il corpo e per bisogni molto più profondi: una corretta alimentazione è centrale per la loro crescita, lo sviluppo e la salute fisica e psicologica.

Bisogna essere coscienti che un comportamento alimentare corretto comincia dalla prima infanzia e deve accompagnarci con le opportune modifiche, in tutte le fasi della vita. E’ pertanto indispensabile che i genitori seguano alcune semplici norme di una sana e corretta nutrizione.  

Non esistono regole rigide, né ricette infallibili, basta adottare semplici accorgimenti comportamentali; soprattutto, una volta sensibilizzati al problema, i genitori non devono mai demordere ed abbassare la guardia”. (Confalone, 2002).

Ma come convincere i bambini a “mangiare bene”? Ecco 10 suggerimenti da seguire.

1) Innanzitutto dando il giusto esempio. I bambini tendono a fare ciò che vedono fare e non ciò che viene loro semplicemente detto di fare.  Se in famiglia si tende a seguire una dieta equilibrata, sarà per loro più semplice e naturale aderire a quel comportamento alimentare.  

2) Dare loro delle regole con la dovuta flessibilità,  abituandoli ai cinque pasti: colazione, pranzo e cena ,più due merende, una la  mattina e l’altra il pomeriggio. Mangiare non è un gesto anarchico, ma un atteggiamento responsabile e l’introduzione di poche e chiare regole li aiuta ad orientarsi e a renderli consapevoli.  

3) Riconoscere la fame. E’ bene accertarsi che abbiano realmente fame, perché spesso i bambini mangiano per noia o perché le mamme insistono, rischiando di generare un rapporto distorto con il cibo.  

4) Non usare il cibo come premio: altro atteggiamento che può compromettere il corretto rapporto  col cibo,non insegnando al bambino ad esprimere le proprie emozioni, ma  inducendolo a cercare una gratificazione immediata.  

5) Variare spesso: una dieta varia, che segua la stagionalità, è il presupposto fondamentale di una sana alimentazione.  

6) Giocare coinvolgendoli in cucina, soprattutto nella preparazione di zuppe e piatti a base di verdure, da loro sempre un po’ osteggiate. I bambini mangiano con maggiore entusiasmo se direttamente coinvolti nella preparazione di una pietanza. Far scegliere a  loro cosa preparare e farli giocare a fare i cuochi, con tanto di cappello da chef, sperimentando forme e colori, li incuriosirà e li farà sentire più attratti anche verso la frutta e la verdura.  

7) Raccontare loro storie: inventare personaggi, creare suspance, rivestire i cibi di un’atmosfera magica, è un trucco che funziona benissimo soprattutto  per fare avvicinare i bambini alle verdure. Ed ecco che un semplice risotto con la zucca (guardato in cagnesco) potrebbe di colpo trasformarsi in un magico risotto “alla Cenerentola”, di certo più attraente ed  entusiasmante.

8) Limitare  il consumo di merendine industriali, gelati, patatine, alimenti ricchi di zuccheri e grassi saturi, proponendo  al loro posto yogurt, frutta fresca e secca, torte semplici fatte in casa. Limitare ma non vietare tassativamente: non esistono cibi cattivi se inseriti una tantum  in un regime alimentare corretto e per di più  il divieto assoluto non farebbe che aumentarne il desiderio.  

9) Incoraggiarli a giocare all’aria aperta e all’attività fisica, importanti non solo per il dispendio energetico, ma anche per imparare a relazionarsi agli altri, per la formazione del carattere e della personalità.

10) Non gettare la spugna. Lo scopo è quello di insegnare loro abitudini giuste che serviranno per tutta la vita. Dunque non scoraggiatevi, se continuano a rifiutare alcuni alimenti. I gusti dei bambini cambiano in fretta e ciò che non è gradito oggi potrebbe esserlo domani.

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